Francesco De Mura - Chiesa S. Nicola alla Carità (Napoli)

“Adorazione dei pastori”
Olio su tela mis/te cm 230x420

 

Tecnica di esecuzione
Il dipinto è stato realizzato ad olio su tela con imprimitura di mestica ad olio e terra d’ombra; gli impasti cromatici con pigmenti e olio di lino ed aggiunta di caolino o altro per aumentare lo spessore.
Il telaio in legno di pioppo con rinforzo interno a croce.

Stato di conservazione
La tela presentava rilassamenti lungo il perimetro con cadute di colore ed era evidente l’avanzato stato di decoesionamento della preparazione e degli impasti cromatici, frammentati e distaccati dal supporto. La policromia era alterata da depositi organici e vernici imbrunite.

Erano evidenti, inoltre, numerosi fori dovuti a fattori accidentali favoriti anche dallo stato di fatiscenza del tessuto.
Il telaio era deformato e indebolito negli incastri anche per l’erosione dei tarli.

Il restauro
Prima di eseguire il rifodero,ritenuto indispensabile per le condizioni del dipinto, si è velinato la superficie con carta cellulosa e colletta per consentire il consolidamento della tela, spazzolando il tessuto dal retro ed imbibendolo di colletta. Si è proceduto, quindi, con il rifodero (incollaggio di un nuova tela) con tela patta e pasta di farina e colla animale.
La foto, realizzata alla luce ultravioletta, rende visibile le estese ridipinture che sono rimarcate da una colorazione più scura rispetto all’originale. Vernici imbrunite ed alterate, oltre a numerosi ritocchi, erano presenti su tutta la policromia.

Rimossa la velinatura protettiva, si sono eseguiti dei piccoli campioni di pulitura per trovare i solventi idonei a sciogliere tutte le sostanze alteranti la policromia; successivamente si è estesa la pulitura all’intero dipinto.
Al termine della pulitura il dipinto è stato verniciato con resine mastice e damar.
Il telaio antico, disinfestato e consolidato, è stato rafforzato con staffe metalliche negli incastri e reso così riutilizzabile al ritensionamento della tela foderata.
Si sono stuccati, poi, tutti i fori presenti sulla tela per ripristinare la superficie dell’imprimitura con gesso di Bologna e colla di coniglio.
L’integrazione pittorica è stata eseguita con colori a tempera e a vernice.