Marco Mele - Chiesa dell’Annunziata - Carbonara di Nola (Napoli)


“Annunciazione” e “Eterno Padre”
Olio su tavola mis/te cm 140x240; olio su tavola mis/te cm 60x80
Chiesa dell'Annunziata - Carbonara di Nola (Napoli)
Autore: Marco Mele

Stato di conservazione
La tavola è inserita in un tempietto architettonico dipinto e dorato a guazzo, alla cui sommità è posto il Padre Eterno.

A seguito di un tentativo di furto, la tavola era stata ancorata alla base dell’altare con una grossa staffa in acciaio ed inglobata alla muratura con cemento ed intonacature. Questa operazione con il tempo ha sottoposto il legno ad un continuo e diretto assorbimento di umidità. Nella zona bassa della tavola l’imprimitura ed il colore risultavano rigonfiate e distaccati. Il degrado del legno e dell’imprimitura in gesso si estendeva per un terzo dell’altezza.
Distacchi e cadute di colore erano presenti alla base in corrispondenza della firma e lungo la congiunzione delle tavole.
La policromia evidenziava alterazioni ed offuscamenti ed erano presenti, inoltre, numerosi ritocchi coprenti colore originale.

Negli anni sessanta è stato eseguito un restauro a cura della Soprintendenza alle Gallerie della Campania, nel corso del quale era stata eseguito un riconsolidamento del legno della tavola ed una parchettatura a traverse scorrevoli.

Il restauro
La superficie è stata velinata con carta riso per il proseguimento delle operazioni di consolidamento e ripristino delle parchettatura e la sua disinfestazione.
Il consolidamento dell’imprimitura e del colore è stato realizzato con imbibizione di colletta e stiratura a caldo.

La pulitura
La pulitura è stata eseguita con solventi acetone e dimitil ed acqua ragia, per la rimozione delle vernici e dei ritocchi più recenti risalenti al restauro già citato.
I danni delle puliture precedenti sono molto evidenti sulla parte inferiore delle tavola, comprendente il pavimento le gambe dell’angelo e il mantello della vergine, dove, per altro, si evidenzia una intonazione grigio verde, conseguente di una alterazione chimica del pigmento.
Al disfacimento delle velature e delle patine finali ha contribuito il degrado dovuto all’eccessiva umidità della tavola.
Al termine delle operazioni di pulitura si è verniciata la tavola con vernice mastice e si è proseguito con le stuccature con gesso di Bologna e colla di coniglio di tutte le lesioni e le mancanze di imprimitura.
L’integrazione pittorica è stata eseguita con colori a vernice.

Stato di conservazione
L’Eterno Padre risultava in condizione migliori dell’Annunciazione ed è stato realizzato su due tavole giuntate orizzontalmente ed inglobate con altre tavole comprendenti la parte lignea intagliata.
La policromia era alterata da polveri e vernici scure si evidenziavano spatinature delle ombre, realizzate con bitumi e terre.
Un sollevamento della policromia era presente in corrispondenza di un grosso chiodo, messo in opera in origine per la congiunzione delle assi delle tavole.
Il consolidamento e la disinfestazione del legno sono state eseguite in concomitanza con tutta la cimasa comprendente la struttura lignea intagliata.
La pulitura ha evidenziato una policromia con ripensamenti e sovrastrutture ed una tecnica esecutiva più immediata rispetto a quella dell’Annunciazione.
Si sono stuccate ed integrate a vernice tutte le mancanze di imprimitura e colore.