Paolo De Matteis - Chiesa di S.Nicola alla Carità (Napoli)

P. De Matteis - S. Nicola alla Carità

“S. Nicola in Gloria” (1707)
Olio su tela mis/te cm 520x650
Chiesa S. Nicola alla Carità (Napoli)
Autore: Paolo De Matteis (firmato e datato)
Cornice con doratura a mecca


La tela evidenziava numerosi fori con sarciture e toppe, presentava delle lacerazioni risanate alla meglio e dei rilassamenti  accentuati dalle deformazioni del telaio.

La superficie era imbrattata da colature di vernici e calce; la policromia era offuscata, ossidata e inaridita.

 

      

Il dipinto con tutto il suo telaio è stato adagiato con il verso su di un pianale precedentemente allestito per consentire lo smontaggio della tela dal telaio ed il suo avvolgimento su di un rullo predisposto al contenimento della tela per il suo successivo trasferimento nei laboratori.

      

Il dipinto giunto nel laboratorio è stato svolto ed adagiato su di una pedana per eseguire le operazioni di velinatura protettiva ed una prima correzione delle lacerazione presenti, consistenti nel ricongiungimento dei lembi delle stesse. La tela, riavvolta sul rullo, è stata rigirata sul retro, consolidata e disinfestata da tutte le sostanze nocive alla buona conservazione del dipinto; sono stati eseguiti, poi, degli inserti di tela omologa nelle porzioni di tela mancante e nelle lacerazioni del tessuto.

      

Eliminata la velinatura protettiva di carta cellulosa, si è proseguito nelle operazioni di pulimento di piccole porzioni di colore (saggi) per la documentazione fotografica; tali saggi sono serviti da campione per il proseguimento della pulitura, che è stata estesa a tutta la superficie policroma, con solventi vari acetone, dimitil etc. Le ridipinture, le stuccature e le toppe sovrapposte al colore originale sono state rimosse con il bisturi. Al termine di tale operazione la tela risulta ripulita da tutte le sostanze imbrattanti, ridipinture, vernici brune e dagli stucchi invadenti il colore originale. Al termine della pulitura il dipinto è stato verniciato con resine mastice e damar. Successivamente sono stati stuccati con gesso di Bologna e colla di coniglio gli innesti e tutti i fori presenti sulla tela, per ripristinare la superficie dell’imprimitura. L’integrazione pittorica è stata eseguita con colori a tempera e rifiniture a vernice a tutto effetto a recupero totale della policromia. Il dipinto è stato rullato nuovamente per essere trasportato in chiesa dove è stato ritensionato sul telaio in alluminio (Pouchain mod. Leonardo). Ricollocato alla sua parete di provenienza è stato fissato con staffe. Dopo aver eseguito la verniciatura finale sono stati ricollocati i listelli perimetrali in argento a mecca precedentemente consolidati e risanati.