Stefano Pozzi - Palazzo nobile napoletano

“Episodi relativi al mito di Diana” (secolo XVIII)
Affresco - intonaco di calce e sabbia su volta incannicciata
Autore: Stefano Pozzi

STATO DI CONSERVAZIONE
La porzione di decorazione in corrispondenza della parete esterna, all’altezza del cornicione, risulta gravemente danneggiata da infiltrazioni che hanno causato il sollevamento ed il distacco dell’intonaco, con frantumazione dello stesso e conseguente perdita di porzioni di affresco (Foto 1).

Foto 1

Attualmente la zona devastata dalle infiltrazioni presenta disfacimento dell’intonaco e della pellicola pittorica (Foto 2, 3, 4, 5).


Foto 2                               Foto 3                               Foto 4                                Foto 5

Porzioni di garza incollate sulla superficie contengono quel che rimane dell’intonaco frantumato e distaccato dalla muratura (foto 6).
L’espansione delle muffe ha investito ampie parti circostanti la zona da cui si è originata l’infiltrazione (Foto 7).
Il crollo dell’intonaco ha evidenziato, oltre alla decomposizione dell’incannicciato, il disfacimento completo della porzione delle centine in legno, che la ancoravano alla muratura (Foto 9).
Tutto il materiale di decomposizione, pietre, calcinacci, legno e canne, si è ammassato alla base della composizione ed il suo notevole peso ha causato estese lacerazioni e rigonfiamenti (Foto 11).

 
Foto 6                               Foto 7                               Foto 9                               Foto 11

IL RESTAURO
La prima operazione è consistita nella rimozione di tutti i materiali ammassati e gravitanti sulla parte sana di incannicciato, sia manualmente che con l’uso di una aspirapolvere. Si è proseguito con la disinfestazione dell’interno, nebulizzando un prodotto antitarmico permetil ed uno antimuffa atalgol. Si è ricomposta la struttura, con l’inserimento di porzioni di legno nelle zone di sostegno e si è ancorata ad essa una rete di acciaio inox (Foto 12); questa operazione è stata condotta in più riprese, consentendo la conservazione ed il consolidamento delle zone di intonaco circostante. L’intonacatura sulla rete è stata eseguita con un primo strato di malta miscelata (Foto 13) e successivamente rifinita superficialmente con calcio idrato (Foto 14).
Tutte le altre lesioni e distacchi presenti sulla superficie sono stati consolidati con iniezioni di calcio idrato (foto 15).

   
Foto 12          Foto 13                      Foto 14                               Foto 15         

Al termine della ricomposizione dell’intonaco, eseguita anche nelle piccole lesioni e nei fori, si è proseguito con la pulitura di tutta la porzione di affresco interessata dall’espansione delle muffe, con soluzioni di solventi, per la rimozione dei fissativi alterati e soluzioni di atalgol per il risanamento e la rimozione delle muffe (Foto 17).


Foto 17

L’integrazione pittorica è stata condotta a recupero della rappresentazione perduta. Con l’ausilio di immagini fotografiche precedenti al danno è stato possibile ricostruire parte della rappresentazione e tutto il resto mancante è stato ricostruito ex novo (Foto 18, 19, 20 21). L’integrazione pittorica è proseguita su tutte le zone circostanti interessate dall’espansione del degrado della policromia.


Foto 18                              Foto 19                              Foto 20                               Foto 21

 


Foto 22                                                                              Foto 23   

Il lavoro è iniziato il 21 aprile 2009, si è concluso l'11 giugno 2009 ed ha richiesto l’impiego di tre operatori per le fasi di risanamento e ripristino dell’intonaco e di un operatore per la pulitura e l’integrazione pittorica.